di Claudia Zangari (Referente Sezione Corea)
Introduzione
Tutt’oggi gli studiosi sono in disaccordo circa la definizione di turismo medico. Per tal motivo, il concetto di turismo medico può indicare definizioni diverse tra loro a seconda dei fattori presi in considerazione. Proprio a causa dell’assenza di una chiara e precisa definizione, il turismo medico può essere grossolanamente definito come una nicchia del settore turistico ed è definibile come l’atto di recarsi all’estero per trattamenti medici. I motivi che spingono i pazienti a valicare i confini nazionali per ricevere cure mediche possono essere svariati come ad esempio una migliore accessibilità, trattamenti qualitativamente migliori, tempi di attesa minori rispetto a quelli del paese d’origine, e la possibilità di ricevere procedure che di solito non sono coperte dall’assicurazione nazionale. Il mercato del turismo medico è stato valutato circa 44,8 miliardi di USD nel 2019 e si stima che raggiungerà 207,9 miliardi di USD entro il 2027, con un tasso di crescita annuo del 21,1% (Grand View Research 2020). Anche se le origini del turismo medico possono essere fatte risalire al XX secolo, questo in origine coinvolgeva persone che viaggiavano dai paesi meno sviluppati ai paesi sviluppati per poter ricevere le cure o i servizi medici di cui necessitavano. Tuttavia, a partire dal 1990, come conseguenza del fenomeno della reverse globalization, si è registrato un flusso inverso, ovvero dai paese sviluppati verso quelli in via di sviluppo. Oggi i paesi asiatici sono i principali importatori di turismo medico. La crescente importanza che l’Asia ha ricoperto in questo fenomeno può essere considerato come un reazione alla crisi finanziaria asiatica del 1997, la quale ha inevitabilmente influenzato l’economia e lo sviluppo dei paesi direttamente coinvolti dalla crisi. Difatti, la crescita dell’industria del turismo medico deve essere contestualizzata all’interno della crisi economica della fine degli anni ’90 quando “I paesi asiatici hanno cercato fonti alternative di crescita economica, in coincidenza con l’espansione del MT (turismo medico) e la privatizzazione e l’orientamento commerciale dell’industria medica. La crisi ha distrutto i risparmi di gran parte della classe media asiatica emergente, che non poteva piu` pagare per l’assistenza sanitaria privata; quindi gli ospedali privati […] hanno rivisto le loro strategie di marketing per colpire i pazienti d’oltremare” (Connell, 2013: 6).Quindi, i governi dei paesi asiatici hanno svolto un ruolo importante nella promozione del turismo medico attraverso lo sviluppo di piani nazionali.

Il turismo medico in Corea del Sud
Negli ultimi anni, l’industria del turismo medico sudcoreano ha registrato un notevole aumento nel numero di pazienti stranieri, da 60.201 nel 2009 a 364.189 pazienti nel 2016 con un tasso di crescita annuo di circa il 22% (Seo & Kim, 2019). Ci sono alcuni fattori critici che hanno contribuito a tale crescita, ovvero: tecnologie mediche avanzate a prezzi accessibili, attività turistiche, assistenza post-operatoria, il fenomeno della Korean Wave o Hallyu e gli incentivi governativi volti a sviluppare ulteriormente l’industria del turismo medico.
Il ruolo del governo
Uno dei principali motivi che ha favorito lo sviluppo del turismo medico nel paese del calmo mattino è stato senza dubbio l’impulso dato dalle politiche governative. Il governo coreano ha difatti svolto un ruolo attivo nella promozione del turismo medico. Dal 2009, l’assemblea nazionale coreana ha approvato il Registration act for foreign patients, consentendo così agli ospedali di attrarre pazienti stranieri e quindi promuovere gli ospedali Sud Coreani come hub per il turismo medico (Eun, 2013: 1562). Inoltre, per alleviare l’onere delle procedure di immigrazione, il governo ha istituito un visto destinato unicamente ai pazienti stranieri e ai loro tutori. Successivamente, nel 2013, il governo ha istituzionalizzato il national licensing system of international meditour coordinators(IMCs), ovvero un sistema di licenze nazionali di coordinatori medico-turistici. Si tratta di figure professionali competenti in più lingue straniere che hanno ottenuto le qualifiche richieste per assistere i pazienti in tutte le fasi del loro percorso: dalla partenza dal paese d’origine al loro rilascio dall’ospedale, fino al loro rientro. I professionisti IMC sono figure chiave nel turismo medico del paese in quanto agiscono come mediatori tra pazienti e professionisti. Tuttavia, prima della legalizzazione dei servizi ospedalieri all’estero, che di fatto introdurrà gli ospedali Coreani nel mercato estero, il sistema di IMC dovrebbe implementare un sistema di quote occupazionali, garantendo così anche posti di lavoro. Infine, il governo dovrebbe rafforzare la competitività delle qualifiche nazionali dei coordinatori, garantendo una continuità nella loro istruzione, anche dopo che questi abbiamo ottenuto la licenza da IMC (Seo & Park, 2018: 1077). Inoltre, corsi di formazione per interpreti medici sono anche tenuti e gestiti da un’agenzia specializzata, ovvero il Korea Human Resource Development Institute for Health and Welfare (KHRDI) (KHIDI n.d.).
Il ruolo delll’Hallyu nel turismo medico
Altro fattore chiave nello sviluppo del turismo medico, come già citato, è il ruolo ricoperto dal fenomeno dell’Hallyu, che ogni anno attira sempre più turisti nel paese. A partire dalla fine degli anni novanta, l’amministrazione di Kim Young-Sam (1993-1998) riconobbe l’importanza dell’industria culturale e spostò l’attenzione delle politiche culturali dalle belle arti alle industrie culturali orientate al profitto, intensificando così la mercificazione della cultura popolare. Questo cambiamento portò alla nascita dell’ondata coreana, oggi comunemente nota come Hallyu, ovvero il fenomeno della globalizzazione dei contenuti di cultura popolare coreana, i quali spaziano dalla musica,ai giochi online, alle webtoon, ai film, alle serie televisive e così via. Il successo dell’Hallyu ha spinto sempre più stranieri verso il paese, influenzando così anche lo sviluppo di altre industrie indirettamente o direttamente collegate ad esso. In tal senso, il rapido successo dell’industria del turismo medico può essere considerato in parte come un sottoprodotto dell’Hallyu. Possiamo individuare due modi in cui questo fenomeno ha influenzato l’andamento del turismo medico in Corea del Sud. In primo luogo, la diffusione della cultura coreana all’estero ha aumentato la familiarità degli stranieri con la Corea e quindi ha creato la base per un maggiore afflusso di pazienti stranieri che si sentono maggiormente vicini alla Corea come conseguenza diretta della diffusione della cultura popolare coreana all’estero. In secondo luogo, l’Hallyu ha diffuso in tutto il mondo il concetto di bellezza coreana, diffondendo tra i fan il comune desiderio di apparire come “le celebrità coreane che appaiono in TV” (KHIDI n.d.). Negli ultimi anni, lo sviluppo tecnologico e la crescente importanza assunta dai social media hanno favorito una crescente interdipendenza tra persone provenienti da tutto il mondo. Questo fenomeno, a sua volta, ha facilitato la comunicazione, favorendo la popolarit`a dei prodotti coreani all’estero. In particolari, gruppi K-pop come i BTS o le Black Pink, che sono riconosciuti a livello internazionale, hanno diffuso in tutto il mondo un nuovo concetto di bellezza estetica.

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Oggi non è difficile trovare fan K-pop che investono i loro soldi in costosi prodotti di cosmetica coreana che sono pubblicizzati dai loro idoli, sperando così di ottenere una pelle come la loro. In altri casi piu` estremi, i fan del K-pop si recano in Corea del Sud dove si sottopongono a costosi e dolorosi interventi di chirurgia plastica per somigliare ai loro idoli. Un esempio di quest’ultimo caso estremo è quello di Oli London, un ragazzo britannico che ha subito oltre quindici procedure di chirurgia plastica e speso oltre 100.000 USD in interventi chirurgici per somigliare a Jimin, uno dei membri dei BTS (Morgan, 2019). Come tale, l’avvento dei social media ha creato una nuova economia visiva in cui le persone diventano produttori e consumatori in quanto, da una lato, traggono un piacere visivo nel guardare i corpi mercificati dei loro idoli; dall’altro lato, cercano di emularli. Così facendo, l’Hallyu funziona come un’inserzionista del settore del turismo medico coreano, attraverso la mercificazione e la commercializzazione dei personaggi dello spettacolo. Allo stesso tempo, ciò ha contribuito a diffondere a livello globale nuovi standard di bellezza che hanno fattezze orientali, segnando una contro-tendenza rispetto al passato, dove gli standard di bellezza erano di stampo occidentale.

Conclusioni
L’industria asiatica del turismo medico trova le sue radici nella crisi asiatica finanziaria del 1997 quando, per riemergere dall’oblio, i paesi asiatici furono costretti a diversificare le loro economie. Nel caso della Corea del Sud, in particolare dalla fine degli anni 2000, l’industria del turismo medico ha registrato un aumento del numero di stranieri che hanno scelto di recarsi nel paese per ricevere trattamenti medici. Il turismo medico è innegabilmente diventato importante per l’economia della Corea del Sud poiché ogni anno attira un numero sempre maggiore di pazienti stranieri. Tale successo è dovuto principalmente a due fattori chiave: l’Hallyu e il ruolo del governo. Da una parte, l’istituzionalizzazione da parte del governo del turismo medico come industria economica strategica in cui investire ha influenzato sia l’economia coreana che il ruolo della Corea del Sud nel contesto globale dell’industria del turismo medico. Dall’altra parte, l’Hallyu ha avuto un grande impatto sul turismo medico attraverso la promozione di uno standard di bellezza tipicamente coreana. In particolar modo, negli ultimi anni il ruolo dell’Hallyu nella crescita del mercato del turismo medico è stato favorito da una maggiore interconnessione, in quanto oggi si ha accesso illimitato a qualsiasi tipo di contenuto, e quindi è possibile avere accesso a nuove culture, idee e diversi standard di bellezza.
Riferimenti bibliografici
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Claudia Zangari
Referente Sezione Corea. Completato il percorso triennale in Lingue e Civiltà Orientali e Africane presso l’Università degli Ctudi di Napoli “L’Orientale”, ha avuto l’opportunità di poter insegnare la lingua italiana a Praga tramite il programma Erasmus+ Traineeship. Alla fine del periodo Erasmus+ ha deciso di intraprendere il suo primo viaggio in Corea, dove ha frequentato il Korean Language Institute (KLI) presso la Yonsei University. Tornata in Italia ha deciso di continuare il suo percorso accademico iscrivendosi al corso di laurea magistrale in lingue e civiltà orientali presso l’università degli Studi di Roma “La Sapienza”. Ha portato a termine un programma di doppio titolo italo – coreano stipulato tra “La Sapienza” e la Hanyang University di Seoul, ottenendo una laurea magistrale in lingue e civilità orientali e un Master’s degree in International studies. I suoi interessi nell’ambito della coreanistica variano molto: dalla storia alla letteratura, dalla politica alla più recente Hallyu e così via. Nonostante non abbia ancora un obiettivo specifico per il suo futuro, spera di poter ampliare maggiormente la sua rete di conoscenze sulla Corea e magari poter contribuire a sua volta alla diffusione della cultura italiana in Corea.
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Una opinione su "Il fenomeno del turismo medico in Corea del Sud"