Immagini di guerra: Ukiyoe e nazionalismo giapponese nelle opere di Kobayashi Kiyochika

Dal punto di vista artistico, il periodo Meiji diventa un ponte di collegamento tra tradizione e modernità, creando terreno fertile per la nascita di nuove correnti artistiche “contaminate” proprio dal contatto con gli europei. Molti artisti quindi, iniziano a sperimentare tecniche e materiali stranieri, dando nuova linfa, nonché una nuova direzione, all’arte giapponese.

Barakei: la fotografia come performance

Sul finire degli anni Cinquanta, lo Tsuda Nobutoshi Dance Studio di Tokyo fu un luogo di spiccato interesse per la danza contemporanea giapponese. Fu infatti sede per le esercitazioni del danzatore Hijikata Tatsumi, celebre per essere stato tra i fondatori della danza butō1 舞踏 . La nascita del butō viene fatta risalire al 1959, quando Hijikata si esibì presso la Dai Ichi Seimei Hall 第一生命館 di Tokyo; l’opera portata in scena, Kinjiki 禁色 (Colori Proibiti), si ispirava liberamente all’omonimo romanzo di Mishima Yukio.

L’archetipo del Bambino Divino nel Buddhismo Esoterico

In Giappone, i termini utilizzati per definire il “bambino” sono molteplici e fanno tutti capo a delle sfumature di significato legate a fattori di natura differente, di cui l’età e le origini sociali ne sono un esempio. Il termine più ricorrente, soprattutto in ambito artistico, è quello di chigo, ma anche dōji 童子 e wakamiya 若宮 sono forme altrettanto comuni.

Sognando l’America: il rifiuto del Giappone nei romanzi di Murakami Ryū

Murakami Ryū (1952), noto scrittore in Giappone al pari del suo omonimo Murakami Haruki (1949), cresciuto vicino alla base americana di Sasebo, Nagasaki, racconta nei suoi romanzi storie di giovani giapponesi che sognano l’America. Attraverso l’uso di droghe o attività sessuali estreme, i personaggi dei suoi romanzi vivono la loro vita condizionati da un’immagine fortemente polarizzata dell’America come luogo cool e di estrema libertà.

Una scrittura estremamente visiva: il ruolo delle onomatopee nella narrazione di Miyazawa Kenji

Innumerevoli sono le motivazioni che rendono Miyazawa Kenji tanto amato dal pubblico giapponese, sebbene la sorte abbia voluto che tale fama arrivasse soltanto dopo la sua morte. Personaggio poliedrico a tutti gli effetti, infinite sono state le discipline a cui si è dedicato e altrettanto numerosi furono gli interessi che ne animarono il flusso creativo.

Vaccini in Giappone: Qual è la situazione?

Fino alla metà di quest’anno il Giappone è riuscito ad evitare una drammatica diffusione del virus rispetto ad altre nazioni, ma da fine maggio la situazione è cambiata. Tokyo si è presentata ai giochi olimpici come l’hotspot per eccellenza raggiungendo i 4000 contagiati giornalieri i primi giorni di agosto, mentre ad Osaka, seconda città per numero di contagi, gli ospedali hanno registrato una carenza di letti ospedalieri e ventilatori da fine maggio.

Dialect Cosplay nel Giappone Contemporaneo

Dialect Cosplay: La manifestazione di un utilizzo del linguaggio più innovativo. Un esplorare nuove strade nel tentativo di “essere qualcuno attraverso la lingua”. I giovani, in particolare, applicano il linguaggio in un modo che permette loro di assumere specifici ruoli e identità.

L’apporto delle filosofie occidentali in “Iki no kōzō”

Correva l’anno 1930 quando, dopo un lungo soggiorno in Europa, Kuki Shūzō (1867 – 1941) pubblicò al ritorno in madrepatria quello che è considerato il suo capolavoro, Iki no kōzō 「いき」の構造, conosciuto in italiano come “La Struttura dell’iki“.